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Lombalgia, fisioterapisti altamente qualificati per valutarla e gestirla: la risposta della Vicepresidente FNOFI Dott.ssa Melania Salina all'ANF








Ferma presa di posizione della Dott.ssa Melania Salina, Vicepresidente della FNOFI, dopo un articolo pubblicato su QS di una fisiatra, la Dott.ssa Ottaviani, rappresentante di un’associazione privata di fisiatri, che mette in discussione la possibilità di accesso diretto alle prestazioni del fisioterapista da parte di pazienti con il mal di schiena.

L’articolo della dott.ssa Salina conferma e dimostra come il Fisioterapista, in base alle norme vigenti, opera con titolarità, in piena autonomia, può intervenire sulla lombalgia, cooperando con il medico di base.

Bisogna superare la logica del Progetto Riabilitativo Individuale che viene redatto dal fisiatra, secondo quanto affermato dai fisiatri, ma non dalle norme di legge, per arrivare a una logica di vera “cooperazione” guardando all’interesse del cittadino, piuttosto che agli interessi di parte.


Gentile Direttore,

un recente articolo pubblicato su Quotidiano Sanità mette in discussione l’efficacia di un accesso diretto del paziente alle prestazioni fisioterapiche senza una diagnosi preliminare da parte di un medico fisiatra. Tuttavia, diverse evidenze scientifiche dimostrano che i fisioterapisti sono altamente qualificati per valutare e gestire le condizioni di lombalgia, contribuendo efficacemente alla riduzione delle liste d'attesa e migliorando l’accesso alle cure per i pazienti: l’approccio diretto consente interventi tempestivi, riducendo il rischio di cronicizzazione e migliorando la qualità della vita dei pazienti. (...)



inizia così la replica della Vicepresidente di FNOFI, Dott.ssa Melania Salina pubblicato sul giornale online "quotidianosanità"

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